Quando sentiamo il termine "Invasioni Barbariche" ci immaginiamo degli imponenti eserciti barbari che da nord invadono l'Impero Romano devastandolo e ponendo su di esso la parola Fine. Eppure le cose non andarono così; i meccanismi che portarono Roma al collasso furono molteplici e distribuiti su una fascia di tempo assai più lunga e complessa. Ma procediamo con ordine analizzando quale era la situazione dell'Impero Romano all'alba del IV sec d.C, e quali furono le cause che resero il terreno fertile affinché tale fenomeno potesse avvenire. Roma da Marco Aurelio circa in poi non aveva più una stabilità come quella dei tempi più antichi; la situazione politica era spesso delicata e fragile, e per di più gli Imperatori morivano come “mosche” vittime di congiure o malanni (alcuni dei quali sospetti). Molti territori dell’Impero inoltre erano abbandonati e campi, un tempo coltivati, davano ora spazio a rovi e boscaglia. La soluzione che si adottò dal II sec d.C fu que...
Spesso non ci si pensa, ma camminare per le strade della Roma imperiale significava camminare per l’Impero Romano.Cosa significa? Quando si parla di Impero Romano, si parla di un territorio vastissimo, che nei luoghi più suggestivi tendeva a deturparne le bellezze per arricchire la capitale, Roma appunto. E quindi quando si caminava per le vie della Città Eterna, si potevano ammirare tantissime statue Greche, come forse i Bronzi di Riace (secondo una teoria che non condivido ma cito poiché esiste) o statue romane, oltre che obelischi egizi o marmi pregiati provenienti da ogni angolo dell’Impero. Ma anche reperti storici, come la spada di Giulio Cesare o il pugnale con cui sì uccise Nerone, oltre che la pelle di un serpente enorme, così da mostrare i lontani e sperduti luoghi raggiunti dall’Impero. Insomma, camminare per la Roma imperiale era un po’ come camminare in un museo a cielo aperto.